Settimana 10 | Un piano per la vita

Sei arrivato all'ultima settimana del programma e oggi puoi dire di avere elevato il tuo livello di consapevolezza attraverso la conoscenza e la pratica. Imparare e saper applicare le nuove competenze per elevare il nostro livello di responsabilità significa crescere e la crescita ci avvicina sempre di più alla realizzazione di qualunque progetto abbiamo in mente o qualunque successo desideriamo raggiungere. Ci vuole pratica, costanza e fame di vita... e tutto ad un tratto scopriamo che anche noi possiamo lasciare un segno nel mondo e fare la differenza. Il tuo proposito di vita ti guiderà nelle scelte giuste perché l'energia che generi per avere la forza e determinazione di fare grandi cose, ha un influenza sulle persone che ti circondano e sul mondo intero. Oggi ti guiderò nella realizzazione del tuo piano di vita, ma prima c'è un ultima cosa che è necessario comprendere che: facciamo parte di un tutto.  

“Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo ‘universo’, una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.”  Albert Einstein

Il Quanto: facciamo parte di un tutto

I capelli arruffati e la lingua di fuori, Albert Einstein divenne famoso in tutto il mondo per la teoria della relatività e con lui nasce una nuova fisica e un nuovo modo di guardare l'universo. L’energia è equivalente alla materia, E = mc2. Così, la formula più famosa dell’intera storia afferma che l’impalpabile energia si può trasformare in concreta materia, e viceversa... un evento quasi magico.

La fisica quantistica ha dimostrato che che tutto è collegato, unito, un unico concetto. Noi vediamo la realtà come frazionata nel tempo e nello spazio, ma questa "separazione" è un’illusione, un banale errore di prospettiva. Ognuno di noi è connesso con tutto ciò che lo circonda, che si tratti di persone, di animali, di pianeti, di materia, tutto è interconnesso. Martin Buber, il padre della psicologia dialogica, afferma che non possiamo dire "io" in assenza di un "tu" e di un "noi". Basti pensare alla complessa ragnatela di rapporti interpersonali che ha fatto di noi le persone che siamo oggi. La fisica quantistica definisce il concetto di campo quantico come un campo di energia potenziale, non visibile, che pervade l’universo e che fa si che qualsiasi cosa, compresi noi esseri umani, sia istantaneamente in contatto con il tutto. La fisica moderna, contrapposta alla fisica tradizionale, studia la realtà a livello di particelle, che prendono vita e cambiano forma quando vengono osservate e possono modificarsi in maniere differenti in una serie infinita di possibilità. Secondo la fisica quantistica, tutte le particelle subatomiche sono collegate tra di loro in maniere non locale, quindi anche a distanza notevole le una delle altre. Vale a dire che due forze attratte tra loro si connettono e si modificano anche a distanza. Dunque, ognuno di noi è capace di influenzare l’intera collettività. Non importa dove ti trovi geograficamente la vibrazione che sei in grado di trasmettere a livello energetico può arrivare a distanze inconcepibili e si propaga come un’onda dalla forza incredibile.

TUTTO E' CONNESSO. Guarda questo TED di Tom Chi che reputo racconti in modo straordinario il concetto di energia e come tutto è connesso e facciamo parte di un tutto straordinario.  

Un breve riassunto sulla Scienza della Felicità

Quando le persone descrivono ciò che vogliono nella vita, spesso menzionano la salute e la ricchezza, a volte menzionano la fama o il successo, ma quasi sempre menzionano la felicità e sembra essere uno degli obiettivi più importanti.

La "Felicità" (o il benessere soggettivo) è definita in termini scientifici come un processo che deriva da alcune cause interne ed esterne, e a sua volta influenza il modo in cui le persone si comportano, così come i loro stati fisiologici. Pertanto, l'elevata felicità non è solo un risultato piacevole, ma è un fattore importante per il nostro successo futuro. Poiché gli scienziati hanno sviluppato modi validi per misurare la felicità, negli ultimi decenni abbiamo scoperto molte cose sulle sue cause e conseguenze.

  • I filosofi hanno discusso la natura della felicità per migliaia di anni, ma gli scienziati hanno recentemente scoperto che la felicità significa cose diverse. Ci sono 3 tipi principali di felicità: l'alta soddisfazione della vita, i frequenti sentimenti positivi e i sentimenti negativi poco frequenti (Diener, 1984). Il "benessere soggettivo" è l'etichetta data dagli scienziati alle varie forme di felicità nel loro insieme. Ci sono ulteriori forme di benessere soggettivo, pertanto, non esiste un'unica chiave, quindi non si ottiene con un tocco di bacchetta magica (Diener & Biswas-Diener, 2008). Così, le persone che promettono di conoscere la chiave della felicità stanno semplificando eccessivamente.

  • Alcune persone sperimentano tutti e tre tipi di felicità: sono molto soddisfatte, si godono la vita e hanno solo poche preoccupazioni o altre emozioni spiacevoli. La maggior parte di noi conosce anche individui che hanno un tipo di felicità, ma non un altro. Per esempio, immaginate una persona anziana che sia soddisfatta della sua vita, che abbia fatto tutto ciò che ha sempre voluto, ma che attualmente non si stia godendola vita a causa delle infermità dell'età. Ci sono altri che mostrano un modello diverso, per esempio, che amano davvero la vita, ma sperimentano anche un sacco di stress, rabbia e preoccupazione. E c'è chi si diverte, ma è insoddisfatto e crede di sprecare la propria vita. Poiché ci sono diversi componenti per la felicità, ognuna con cause diverse, non c'è nessuna magia “cura-tutto” che si può applicare al benessere soggettivo. Ciò significa che per essere felici, bisogna raggiungere un livello alto nei 3 ambiti.

  • Ci sono influenze esterne sulla felicità, le circostanze in cui viviamo. È possibile che alcuni siano felici di vivere in povertà con problemi di salute, o con un bambino che ha una grave malattia, ma è difficile. Al contrario, è più facile essere felici se si hanno famiglia e amici, ampie risorse per soddisfare le proprie esigenze e una buona salute. Ma anche qui ci sono delle eccezioni: ci sono persone depresse e infelici che vivono in circostanze eccellenti. Così, le persone possono essere felici (o infelici) grazie o a causa della loro personalità/forze caratteriali, al modo in cui pensano al mondo o alle circostanze esterne in cui vivono. Le persone variano nella loro propensione alla felicità, nella loro personalità e nella loro prospettiva, e questo significa che conoscere le condizioni di vita non è sufficiente per prevedere quanto saremo felici.

  • Alcuni sostengono che la felicità sia una cosa negativa, lasciandoci superficiali e incuranti. La maggior parte delle prove finora suggerisce che le persone felici sono cittadini più sani, più socievoli, più produttivi e migliori (Diener & Tay, 2012Lyubomirsky, King, & Diener, 2005). La ricerca mostra che gli individui più felici sono di solito molto socievoli. Anche se è utile generalmente essere felici, questo non significa che le persone dovrebbero essere costantemente euforiche. In realtà, è appropriato e utile a volte essere tristi o preoccuparsi. A volte un po' di preoccupazione unita a sentimenti positivi rende le persone più creative. La maggior parte delle persone di successo sul posto di lavoro sembrano essere quelle che sono per lo più positive, ma a volte anche un po' negative. Quindi, le persone non devono essere una superstar della felicità per essere una superstar nella vita. Ciò che non è utile è essere cronicamente infelici. La questione importante è se le persone sono soddisfatte di quanto siano felici. Se ti senti per lo più positivo e soddisfatto, eppure occasionalmente ti preoccupi e ti senti stressato, questo probabilmente va bene finché ti senti a tuo agio con questo livello di felicità. Se sei una persona che è cronicamente infelice per la maggior parte del tempo, sono necessari cambiamenti, e forse l’aiuto di un professionista ti aiuterebbe.

Possiamo modificare il modo in cui è cablato in cervello: Neuroplasticità 

Nella quinta settimana del programma abbiamo visto come la scienza della felicità fosse strettamente collegata con le neuroscienze e di come fosse condizionata dalle nostre esperienze e dall’ambiente in cui decidiamo di vivere. Ci tenevo a darti un’ultima nozione in merito al nostro enorme potenziale e per sottolineare che tutti possono cambiare.

Alla luce di recenti studi è stato scoperto un fenomeno chiamato neuroplasticità. Questa è la capacità del nostro cervello di modificare la propria struttura nel corso del tempo in risposta all’ esperienza. La plasticità cerebrale è un insieme di processi che generano modificazioni morfologiche e quindi “fisiche” del cervello. Durante l’infanzia il nostro cervello si plasma con una rapidità incredibile e con l’età questa capacità diminuisce ma non si esaurisce! Come abbiamo anche visto con l’epigenetica, ogni organismo vivente continua ad adattarsi alle circostanze e agli stimoli che provengono dall’esterno. La neuroplasticità dimostra che l’esposizione maggiore e specifica agli stimoli permette al cervello di modificarsi. Il cervello controlla come ci muoviamo attraverso un segnale elettrico inviato ai nostri muscoli e la velocità, la precisione e l’efficienza di quel segnale dipende da molti fattori, uno dei quali include la pratica. Pertanto, diventiamo più abili nei compiti che facciamo spesso e allo stesso modo le nostre capacità sono a rischio di estinzione se non sono praticate. Un esempio pratico di neuroplasticità è la capacità di sovra sviluppare l’udito quando un individuo perde la vista. Avviene un nuovo cablaggio che permette di “vedere” attraverso i suoni e la ricostruzione di essi nella mente. In questo breve articolo la scrittrice Debbie Hampton descrive i 10 fondamenti della plasticità cerebrale.

Redigere un Piano per la Vita

Sei pronto a dedicare una giornata intera a redigere il tuo progetto di vita? Questo è un momento importante della tua vita e quindi ti aiuterò ad ottenere il massimo da questo "compito". Ho attraversato questo momento diversi anni fa e ho deciso di prendere ispirazione da uno degli strumenti che ho trovato più utili:

1. Scegli con cura il quaderno, o qualunque mezzo utilizzerai per redigere il tuo piano:

  • Scegli un diario che ti stimola visivamente, o decora un normale taccuino con foto o disegni che ami.

  • Fà che la scelta del tuo diario sia un'esperienza speciale e gratificante. Vai in un negozio che offre una varietà di diari, o cerca online e concediti l’acquisto di un diario che ti ispira. Regalati un diario di gratitudine che ti piacerà guardare.

  • Un altro strumento che ti consiglio, se ti piace di più creare schemi e schizzi è il Folio Contact, un foglio elettrostatico che puoi mettere su qualunque muro e scrivere/disegnarci con i pennarelli. 

2. ​Blocca una giornata sulla tua agenda. Informa tutte le persone importanti (la moglie, il capo chiunque) che non sarai raggiungibile quel giorno:

  • Scegli un luogo adatto, prendi tutto quello che ti serve per scrivere e mantenere la concentrazione e spegni qualunque forma di connessione elettronica.

  • Mentre ti prepari, ricordati di mantenere un approccio positivo. Stai tracciando la tua rotta verso il futuro che immagini quindi abbi fede nel processo e ascolta il tuo cuore.

  • Non ci sono risposte giuste o sbagliate e nessuno ti giudicherà. Non devi fare altro che pensare, immaginare e scrivere riguardo a una cosa che ti sta veramente a cuore: la tua vita.

3. Come prima cosa riporta qui il tuo proposito di vita ed il tuo necrologio. La prima fase nel progettare la tua vita è capire dove vuoi arrivare. Nessuno progetta un viaggio senza scegliere una destinazione. Rileggi il tuo proposito di vita ed il tuo necrologio e apporta i cambiamenti che reputi necessari affinché dichiari quale sarà la tua eredità e che ti sarà chiaro quale impatto la tua vita avrà sulle persone che ti circondano:

  • Ricorda che devono includere le persone a te care, le tue forze caratteriali e tutto ciò che reputi sia importante essere presente in questa fase alla conclusione di questo programma.

​4. Ora attingiamo ai bisogni che avevi identificato e li trasformeremo in conti di vita. Ricordati che i tuoi bisogni devono essere soddisfatti per progettare una vita felice. Quindi rileggi i tuoi bisogni, elencali sul tuo diario e trasformali in categorie specifiche della tua vita. Fai una lista il più esauriente possibile, dovranno essere minimo 5. Quindi includerai ciò che per te è importante come ad esempio la salute, la fede, un partner, i figli, le finanze, il lavoro, i passatempi... 

​5. Stabilisci delle condizioni ai tuoi conti di vita. Pensa a ciascuno come se fossero dei conti in banca. Qual'è il saldo di ognuno? Hai tutto quello che ti serve in ciascuno dei conti oppure stanno diminuendo? Per esempio hai investito eccessivamente nel lavoro e investi poco nel conto della famiglia? Assegna una % a ciascun conto sulla base della quantità di tempo e impegno che ad oggi gli dedichi.

​6. Assegna una priorità ai tuoi conti di vita. Come abbiamo compreso in queste settimane, abbiamo tutti delle priorità, ma a volte ci capita di non avere le idee chiare su quali siano veramente. Oggi sarà fondamentale decidere quali sono i conti più importanti in modo che questi determinino le nostre azioni. Cerca di attribuire il giusto equilibrio tra i tuoi bisogni, il tempo che ciascun conto richiede e quanto realmente contino per noi. Redigili in ordine di priorità. Mettili in discussione, fatti tutte le domande possibili, ricordati, nessuno ti giudicherà.

​7. Compila ciascun conto creando una sorta di action plan per ciascuno di essi. Dovrai identificare il punto in cui ti trovi ora e dove vorrai essere e il tempo necessario per raggiungere l'obiettivo. Io ho utilizzato un file excel inizialmente, ma puoi anche farlo a mano, l'importante è che tu abbia la possibilità di cancellare e riscrivere. Segui questi passaggi per ciascun conto:

  • Stila una dichiarazione di intenti che identifichi il tuo ruolo e le tue responsabilità

  • Immagina un futuro in cui questo conto è attivo. Usa il tempo verbale presente e descrivi come si presenta

  • Identifica una frase o una citazione che ti ispira e che ti faccia entrare in sintonia emozionale (positiva) con il tuo obiettivo e con il futuro che hai immaginato.

  • Descrivi la tua realtà attuale in modo sincero, ti permettera di identificare più facilmente cosa devi cambiare.

  • Infine identifica le azioni e gli impegni specifici che dovrai intraprendere per andare dalla tua realtà attuale al futuro che immagini.

8. Questo ultimo punto ricorda di utilizzare il metodo: "Se succedesse ..., allora faccio ..." - questo ti aiuterà a superare i momenti in cui ti senti sfidato. Assicurati che i tuoi obiettivi siano precisi, misurabili, traducibili in azioni, realistici e definiti nel tempo. Dovrai formularli con il rigore sufficiente per riuscire ad inserire ciascun impegno nella tua agenda o nel tuo elenco delle cose da fare.

Il tuo progetto di vita è un documento vivo, che dovrà modificarsi nel tempo ed essere aggiornato in base a ciò che impari e a come si evolve la tua vita. Ti consiglio di pianificare una giornata intera da dedicargli ogni due mesi.

Ricordati di scegliere un posto tranquillo, in cui non verrai distratto. Se casa tua non è il luogo ideale trova un piccolo albergo fronte mare, un bungalow in mezzo alla campagna, un luogo che ti possa dare ispirazione e contribuire alla realizzazione dei tuoi sogni. Non dimenticare di avere frutta e verdura fresca a sufficienza.

Pratica una breve sessione di mindfulness per aiutarti a ridurre il mind-wandering. E sintonizzati su una frequenza sonora che stimoli la chimica positiva nel tuo cervello.

Buon lavoro!

Ricordati, sono a tua completa disposizione per un confronto o anche semplicemente la condivisione dei tuoi risultati.

Oggi non scriverò "a lunedì prossimo" ma ti voglio lasciare con una piccola nota sull'importanza di chiedere aiuto. Farsi aiutare da qualcuno che ha già attraversato esperienze simile può essere una chiave di svolta e così come ho fatto io qualche anno fa, ti consiglio di rivolgerti ad un Coach. Un coach ti supporta nelle tue scelte e nei tuoi cambiamenti e ti aiuta ad acquisire una nuova prospettiva e a vedere gli ostacoli attraverso occhi diversi, incondizionati dalla tua percezione e dalle tue emozioni.

Ci incontreremo ancora...

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Settimana 9 | La bellezza delle piccole e grandi cose